Napoli come Catania?

 

Napoli come Catania?

 

 

Barzelletta:

 

Uno 007 è incaricato di una missione speciale e  segreta a Napoli. La CIA gli ha dato un elemento di riferimento, un insospettabile che sotto le spoglie di funzionario bancario, è un trait d'union con i servizi segreti americani. Il suo nome ( in codice)  è Murolo, Giuseppe Murolo.

 Lo 007 dopo avere   prudentemente mandato a memoria il nome, il cognome, e l'indirizzo del signor Murolo, atterra all'aeroporto di Napoli, prende una stanza in un povero albergo a 2 stelle del centro città, in modo da non destare sospetti, lascia le valigie, si informa sulla strada in cui abita il suo possibile collaboratore napoletano, prende il  taxi e ci va. Si trova davanti un palazzone con la solita scala interna, senza citofono. Naturalmente non sa in che piano andare, non sa il numero dell'interno, sta lì nell'arco di ingresso indeciso, quando vede un ragazzino uscire.

"Excuse me, tu conoscere mister Murolo?"

"Murolo? Comme fa di nome?"

"Giuseppe."-"Giuseppe Murolo! O sspiuone! Terzo piano, interno 6."

 

Ma è solo una barzelletta? E' possibile che in decenni di amministrazione in cui i collegamenti con la malavita, gli appalti truccati, la spazzatura che ha riempito le tasche di centinaia di protagonisti del malaffare, nessuno sapeva niente? In una città come Napoli, in cui si sa tutto di tutti?

E come mai la magistratura interviene solo ora, solo ora ha scoperto i corruttori, solo ora, dopo decenni?