Kabul

Pubblicato su "La Sicilia" Domenica 20 Settembre 2009

Sono quattro giorni che a "Prima pagina", Rai 3, la Berlusconeide infuria, il regime liberticida cui è sottoposta la stampa, è falso che il 68% degli italiani tifa per il capo del governo, l'intera intellighènzia della nazione è in soprassalto perché ha scoperto che a un politico( nientedimeno della mia età ) piacciono le donne ( a letto ), "Porta a porta" non ha avuto il primato dell'ascolto.
Oggi non ce l'hanno fatta, 6 morti hanno ammutolito il dibattito delle futilità nazionali.
Via Penninello è piena, la sera di giovanotti  pluritatuati, i capelli trattati da capotribù. Si alzano stanchissimi, dopo essere stati seduti sul marciapiede per gran parte della serata e sorridendo imbrattano le mura del centro storico, sotto lo sguardo indifferente di tutti, contro tutte le leggi "tolleranza zero".
E faccio il confronto:Giandomenico Pistonami 26 anni, Matteo Mureddu 26 anni, Davide Ricciuto 26 anni. Avevano la stessa età, da una parte questi giovani eredi del '68 con la pancia piena di birra, dall’altra, loro, saltati in aria per una Toyota bianca con 150 kg di esplosivo.
Roberto Valente 37 anni, Antonio Fortunato 35 anni, Massimiliano Randino 32 anni. Avevano qualche anno in meno di mio figlio.
Le loro immagini riusciranno ad essere dello stesso tono di quelle di Mike,  il loro funerale sarà anch'esso funerale di stato?
Io sono nato nel '32: quando avevamo 30 anni credevamo in un sacco di cose, cose grandi, entusiasmanti, eravamo pieni di speranze per la vita che ci aspettava. Oggi sono contento per come eravamo, forse erano così anche loro, la stessa voglia di vivere intensamente, la stessa attrazione per il rischio.
E' meglio vivere e morire così, fra le montagne dell'Afganistan o andare a sbattere contro un albero di Sabato sera?
 Le grandi notizie incalzano, Stefano Bettarini e Simona Ventura saranno presto di nuovo insieme in TV, Eros Ramazzotti e Micelle Hunzinker anche loro insieme in un musical, due milioni di italiani sono abbonati ai canali caldi della tv digitale,  il ragazzo della via Gluck telepredica.
A Kabul la strada ora è bagnata di sangue, la mia città è imbrattata dai murales di giovanotti annoiati e io sto qui, spettatore stupido e indeciso, mentre mi tornano in mente concetti grandi, tricolore, patria, eroi, grandi valori portatori di grandi tragedie.
 Sul web festeggiano: "Bingo!Esce il 6 sulla ruota di Kabul. La resistenza afgana stermina i mercenari fascisti".
Sono morti per noi, sono morti per niente.