La faccia bagnata di pioggia.

 

Non so essere utile nemmeno mentendo, non so essere pratico, quotidiano,nitido,non so avere un posto nella vita, un destino fra gli uomini, un'opera, una forza, una volontà, un orto.

Fernando Pessoa


Amava il vento sulla sua faccia, il profumo del pane appena sfornato,

l’acqua del mare che il sole gli asciugava addosso.
 
Maggioritario, proporzionale,porcellum.
 
La sua barca a vela succhiata dal vento,
il profumo dei pini,
la regalità dell’Etna,
il profumo delle zagare.
 
Ilor, irpef, iva, ici, irap.
 
Mangiare, l’odore di femmina,
le lucciole quando era bambino.
 
Ingegneri capi, Soprintendenze, Genio Civile, Commissioni edilizie.
 
Cioran, Philip Roth,Saul Bellow, la Resurrezione del Mantegna, Schiele, Hopper,Gaudì, il Parco Guell.
 
Fatture,sanzioni, assicurazioni, scadenze, cud, bollo, parcelle, sindaci, presidenti.
 
La morte di suo padre, un dolore grande
inutile,
un vuoto oppresso dai pentimenti.
 
 
I cenoni di Capodanno,
auguri,auguri,una tavolata di strafogatori.
 
Ascoltare il rumore degli alberi scossi dal vento,
il colore del mare sotto il sole,
la luna sul mare,
le grandi solitudini di notte, in montagna, nel deserto,
la sua paura, il terrore di Dio.
 
Strisce blu, bianche, gialle, semafori, rosso-verde-arancione,
i volti come il suo in fila sulle strade della città, parcheggio,
non c’è posto,
non ci sono più posti per fermarsi.
 
Non può più essere come è, come era, non c’è posto,
 
Ma chi è?
Chi era?
Come doveva essere?
“Non voglio restare come sono diventato,
come mi hanno ridotto.”
 
 
 
 
Studiare
per decenni,
esami,
ficcato davanti al tavolo mentre fuori c’ era il sole,
gli Svevi, quel cretino di Goldoni, nozioni giuridiche,
le gambe, le gambe, studiava e gli facevano male le gambe.
Scienza delle costruzioni, analisi matematica, chimica, in nome dei poteri conferitimi la nomino dottore in architettura.
 
Salire sugli alberi, il mondo da lassù, la paura di cadere, fra le foglie, seduto sui rami, solo.
La faccia bagnata di pioggia,
Dentro il mare, la piena del fiume, la morte assassina di suo padre.
Odio,
non può essere come loro,
deve essere come loro,
non lo sa più, non ricorda, come, chi è stato.
Ha tradito tutto di se stesso.
 
 
Progetto preliminare, distanze dai confini, altezza dalla linea di gronda, massima cubatura consentita, studio della fossa settica.
 
 
Selvaggio e civilizzato,
primitivo,
inadatto,
istintivo,
libero,
pigro,
violento,
semplice.
 
Necessario.
Uccideva per sfamare chi lo aspettava.
Cacciava perché aveva fame.
 
 
Ormai è estraneo a se stesso,
inadatto,
eppure una volta è stato,
si è smarrito,
non doveva permetterglielo.
 
Forse, ora, cercare è vano.