Al Palazzo di giustizia abbiamo ascoltato le argomentazioni che ci sono state esposte circa la nuova legge sul
Fine Vita
Dovremmo affidare ad un testimone, una persona di fiducia, le nostre volontà in anteprima per affrontare gli ultimi giorni.
Ce la faranno? Riusciranno a rinunciare alle loro alleanze, agli ordini del loro partito, ai loro voti, le loro religioni, ci permetteranno di morire con dignità? La nostra fine si annuncerà, forse la nostra mente comincerà a vacillare, non capiremo, non riusciremo a spiegarci, a comunicare, rimarremo per anni inchiodati in un letto, ci faremo la cacca addosso, ci bagneremo di piscio, chi ci ha voluto bene non ce la farà ad aiutarci, ci faranno stare lontano dai bambini, perché di noi avranno paura, e noi dal buio sopravvenuto della nostra mente, capiremo come ci siamo ridotti, non potremo non piangere ricordando i nostri amori, le nostre piccole e grandi avventure, viaggi, amici, le perdite, le sconfitte, le delusioni, i successi, quella che è stata la nostra vita, indimenticabile, inspiegabile avventura, finita, trasformata, in un’indecenza che peggiora di giorno in giorno. Ci ficcheranno in una clinica, fra gente che ci terrà in vita chissà come, dipendenti da tutti, sopportati, dimenticati. Vogliamo rifiutarci di fare pietà, di essere di impaccio, trascinare i nostri ultimi giorni pietosamente.
Fateci morire cazzo! Con gli stessi sentimenti con i quali siamo vissuti, con coraggio, senza coraggio, che importa! Lasciare di noi un ricordo di uomini che si rifiutano di diventare rifiuti, affrontare la morte come un bene pacificatore e liberatorio. Ci permetteranno di morire come vogliamo? Quel giorno, al Palazzo di giustizia, ci hanno parlato della sacralità della vita. La vita non ha nulla di sacro: abbiamo solo cercato di affrontare (bene e male) quello che ci capitava. Ci capiterà di non potere affrontare più nulla, perché non ne avremo più la forza. Sapremo che è quello il momento di abbandonare, anche se non vorranno più permettercelo. La sacralità è solo di quel momento.
Potremo leggere il testo della legge, in autunno, probabilmente.
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