Hanno scoperto che nel mio condominio ci sono due puttane: si è scatenato un putiferio.
Sono intervenuti due carabinieri, due simpatici giovanotti in borghese, erano stati informati che il proprietario dell’appartamento dove si svolgevano gli incontri ero io. Ho dimostrato loro che non ero io.
I carabinieri mi salutano con cortesia.
L’appartamento del peccato è stato messo sotto sequestrol
Foglio di via per le due signore.
Dopo pochi giorni arrivano due giornaliste, suonano, apro, mi intervistano, “le ha viste, hanno dato fastidio, che età avevano i clienti, lei come si chiama,” ora andrò in televisione, Celeschi il puttaniere vi parla di puttane in Via Penninelllo.
Via Penninello è stata trasformata in un mercato arabo. Pareti inzaccherate di scritte, ovunque fino al primo piano, disegni, sportelli per il contatori del gas divelti, hanno tagliato i fili del citofono, hanno spostato fioriere con un lato di un metro e cinquanta, la notte un casino fino all’una, hanno colorato le alzate degli scalini, chi sale assapora l’odore della maijurana, feci di cani e uomini, puzza di pipì e non succede nulla, nulla, nulla di nulla, niente carabinieri, multe, niente televisione, spazi frequentati da turisti che da Via Etnea passano in via Crociferi, che pensano che la scalinata è stata colorata per renderla più bella e non mi ha intervistato nessuno.
Le puttane creano scandalo, lo sfregio del centro storico no.
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